Il sanscrito

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Group
    Founder
    Posts
    786

    Status
    Offline
    http://sanscritonline.blogspot.it/

    Cos'è il sanscrito?

    Il termine ‘sanscrito’ indica la lingua classica e sacra dell’India, detta saṃskr̥tam, che significa “perfezionato, compiuto”. Essa infatti fu codificata nella sua forma ideale dai grammatici indiani, in particolare Pāṇini (situabile nel IV sec. a.C.), fino a diventare la lingua colta, in contrasto con il prakr̥tam, la lingua “naturale”, il vernacolo di uso comune, un po’ come il latino letterario in contrasto con i vari ‘volgari’ dei Paesi di cultura latina. Come però il latino proveniva dalla lingua viva dell’antica Roma, il sanscrito ha le sue radici nella lingua ‘antico-indiana’ che si trova rispecchiata nei Veda, testi sacri molto antichi (alcune parti risalgono almeno al II millennio a.C.) composti nell’India settentrionale dalla casta sacerdotale dei brahmani, che sono divenuti i più fedeli custodi del sanscrito, tanto da poterlo ancora usare come lingua parlata. Grazie alla loro conservazione di questa tradizione culturale, molti termini sanscriti si trovano ancora nelle lingue indiane contemporanee, sia arie sia dravidiche, e la stessa scrittura che si usa per il sanscrito è usata oggi per le lingue hindi, marathi e nepali, che comprendono la maggior parte dell’India settentrionale, il Maharashtra (lo Stato di Mumbai) e il Nepal.
    Tradizioni in lingua sanscrita si sono diffuse ampiamente, in forma diretta o mediata, anche al di là dell’India, tramite l’Induismo nel Sudest asiatico (Cambogia, Indonesia), e tramite il Buddhismo del Grande Veicolo in Asia centrale, Tibet, Mongolia, Cina, Corea, Giappone, tanto che numerosi termini e formule di origine sanscrita si trovano ancora usati in queste culture. Tramite una lingua molto prossima al sanscrito, il pāli, la cultura del Buddhismo indiano Theravāda si è diffusa invece nell’isola di Ceylon e in gran parte dell’Indocina.

    Per dare un’immagine introduttiva, possiamo dire che la struttura della lingua è analoga a quella del greco, con tre generi (maschile, femminile e neutro), e tre numeri (singolare, duale e plurale), presenta però otto casi (Nominativo, Vocativo, Accusativo, Strumentale, Dativo, Ablativo, Genitivo e Locativo), che vengono declinati in modo parzialmente diverso a seconda del tema del sostantivo.
    Il verbo presenta due coniugazioni fondamentali, tematica e atematica, ha le diatesi attiva, media e passiva come il greco, i modi indicativo, ottativo, precativo (per l’aoristo), imperativo, participio, gerundio o assolutivo, gerundivo e infinito (in vedico anche l'ingiuntivo e il congiuntivo), i tempi presente, imperfetto, perfetto (in vedico anche il piuccheperfetto), aoristo, futuro.
    La scrittura, detta devanāgarī, è di tipo parzialmente sillabico, indica sia le consonanti che le vocali, comprende 42 segni principali, alcuni segni diacritici e varie combinazioni dei segni principali. Il suo apprendimento è relativamente rapido, sebbene non sia indispensabile nel caso ci si voglia limitare alla lettura di testi traslitterati.
    La fonetica si presenta molto simile a quella italiana per quanto riguarda le vocali, mentre per le consonanti presenta alcuni suoni assenti nell’italiano standard, come le occlusive aspirate sonore e sorde (analoghe a certi suoni del calabrese), le cerebrali o retroflesse (che corrispondono a suoni tipici del siciliano), e l’aspirata semplice (analoga alla h inglese o alla gorgia toscana).

    L'incontro dell'Occidente con la cultura sanscrita



    L’Europa ebbe i primi significativi incontri col sanscrito nel XVI secolo, quando viaggiatori curiosi come il mercante fiorentino Sassetti scoprirono le sorprendenti somiglianze tra i numeri sanscriti e i numeri latini o greci, e i rispettivi termini di parentela: per esempio, latino duo, sanscrito dvā, latino tres, sanscrito trayas, latino mater, sanscrito mātā(r).
    Fu solo però in seguito alla colonizzazione britannica del XVIII secolo che il sanscrito fu conosciuto più dettagliatamente dagli europei: un documento esemplare di questo evento culturale è il discorso che Sir William Jones , orientalista formatosi ad Oxford e giudice del Tribunale Supremo di Calcutta, fondatore della “Royal Asiatic Society of Bengal”, tenne nel 1786, in cui dichiara:
    “Il sanscrito, quale che sia la sua antichità, è di una struttura meravigliosa, più perfetta del greco, più vasta del latino e più squisitamente raffinata sia dell’uno che dell’altro; inoltre, presenta rispetto ad entrambe sia nelle radici dei verbi che nelle forme grammaticali un’affinità così stretta che è impossibile considerarla casuale...”

    Parole che dovevano suonare sconcertanti ai classicisti dell’epoca, e che segnano l’inizio dell’indoeuropeistica, ovvero di quella scienza che confronta le lingue della famiglia indoeuropea, così chiamata perché si trova tra l’India e l’Europa, e nella quale il sanscrito ha un’importanza fondamentale per la sua antichità e ricchezza lessicale. Questo è il motivo per cui l’insegnamento del sanscrito è diffuso nelle facoltà di Lettere anche al di fuori degli ambiti orientalistici, nel contesto della linguistica storica comparata. Nonostante ciò, rimane una lingua ancora ampiamente ignorata, di cui circolano alcune parole ormai familiari anche al grande pubblico, come mantra, karma, avatāra, guru, yoga... ma di cui non si conosce la struttura, la storia, la straordinaria ricchezza di testi. Conoscere il sanscrito permette di accedere al cuore di una delle più grandi civiltà del mondo, quella indiana, unica per la sua attenzione ai valori dello spirito, e al contempo interessata ai più vari campi dello scibile e dell’arte, dalla medicina alla matematica, dalla logica alla musica, dall’astronomia alla politica. I generi letterari in sanscrito comprendono inni religiosi e poemi epici, codici di leggi e opere filosofiche, poemi di cosmologia e storia tradizionale, raccolte di novelle, trattati scientifici e grammaticali, manuali di meditazione, opere drammatiche e composizioni liriche.
     
    Top
    .
0 replies since 16/2/2015, 15:01   19 views
  Share  
.
Top